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Taijiquan stile Li Pai - Caratteristiche

di Maurizio Zanetti ~ longzhao.net

Il Li pai Taijiquan (Taijiquan della scuola Li), conosciuto anche come Li pai Quanfa (Metodo della scuola Li), è uno stile unico, estremamente raro al di fuori della Cina. A un’analisi attenta sarebbe difficile far rientrare questo stile all’interno delle categorie cui si è abituati catalogare i metodi di combattimento tradizionali cinesi, poiché nella sua natura eclettica e sincretica il Li pai Taijiquan sfugge a ogni parametro di classificazione canonico: metodo interno o metodo esterno? Stile del Nord o stile del Sud?

Sebbene ogni stile tradizionale cinese presenti in sé una parte interna e una parte esterna e sia il risultato della fusione di più conoscenze e metodi di combattimento e di mantenimento della salute, il Li pai Taijiquan risulta essere uno stile che fonde in maniera cosciente e metodica sistemi interni ed esterni, di diversa provenienza geografica, in un corpus unico e organico. Lo stile è il prodotto finale della ricerca e del perfezionamento di diversi metodi di combattimento come il Taijiquan del Nord (lignaggio di Yang Luchan), il Taijiquan del Sud (lignaggio di Gan Danran), lo Yue shi Xinyiquan di Yue Qingshan, il Baguazhang di Dong Haichuan e un particolare metodo dello Shaolin del Nord. Lo stile appare come una combinazione unica di stili interni e stili esterni, in cui gli elementi dei primi supportano e sviluppano gli elementi dei secondi e viceversa. La particolarità dello stile risiede nel saper riassumere in modo comprensivo e coeso differenti metodi e principi, in un sistema completo ed eclettico, capace di fondere insieme il duro e il morbido, l’interno con l’esterno. Un’altra particolarità che rende unico il Li pai Taijiquan è il fatto che, sebbene lo stile unisca armoniosamente diversi metodi, lo studio di ogni metodo può essere intrapreso separatamente come un sistema a sé.

Lo stile comprende al suo interno tre sistemi distinti: Shaolinquan, Yue shi Xinyiquan e Taijiquan. Ognuno di questi tre sistemi può essere praticato e studiato separatamente, come uno stile a sé stante, ma, congiuntamente agli altri, rientra all’interno di un insieme più ampio e fortemente coerente. Osservando i movimenti del sistema Taijiquan, ad esempio, si nota l’influenza dello Xinyiquan ed emergono elementi dello Shaolinquan. In tempi passati, così come oggi, i praticanti del Li pai Taijiquan sceglievano, secondo le proprie inclinazioni ed esigenze, se iniziare lo studio con uno o l’altro sistema. Solitamente si intraprendeva da giovani lo studio dello Shaolinquan, più dinamico ed energico, per poi passare dopo molti anni allo studio del Taijiquan e dello Xinyiquan. Il Li pai Taijiquan, oltre alla parte marziale, presenta anche una parte meditativa, sia statica (in piedi, seduti e sdraiati) che dinamica, nonché numerosi esercizi di Qigong. Nello stile si dice: “esprimere il Dào attraverso l’arte marziale”. Con il suo particolare metodo di allenamento lo stile incarna i principi e le leggi che soggiacciono ai cambiamenti tra Yin e Yang e le interrelazioni dei cinque agenti; lo stile riflette completamente la visione del movimento cosmico di divisione e unione, unione e divisione in cui tutto si muove incessantemente e tutto fa ritorno alla propria origine, anche l’uomo e la sua arte marziale. A causa della sua chiusura e della sua difficoltà, lo stile è rimasto piuttosto sconosciuto ai grandi circuiti delle arti marziali cinesi. Questo ha permesso tuttavia un mantenimento integrale degli insegnamenti tradizionali, evitando quegli ammodernamenti e semplificazioni che molti stili hanno subito durante gli anni ’70 e ’80. Ciò che è stato conservato è uno stile unico nel suo genere, capace di unire in maniera organizzata e completa metodi interni ed esterni, combattimento e pratica interiore. I movimenti dello stile, in ognuno dei suoi tre sistemi, riflettono un’attenzione estrema all’efficacia (sia sul piano marziale, sia sul piano della salute), a discapito della bellezza e della spettacolarità. Ne risulta uno stile dal sapore molto antico, puro e semplice, in cui è possibile rintracciare tutta la sapienza delle vecchie generazioni.

Taijiquan
Essendo il Taijiquan la parte più importante dello stile, i principi, la teoria e i taolu sono in numero maggiore e più approfonditi rispetto agli altri due sistemi. All’interno del sistema Taijiquan troviamo suddivisione in tre parti, che si ricollega alla suddivisione del cosmo secondo la filosofia cinese: Uomo, Terra, Cielo.

– La parte Uomo è rappresentata dal famoso taolu Taiji Wuxingchui (pugno dei cinque agenti del Taiji) di 108 movimenti (36 della parte Cielo, 72 della parte Terra). Il Taiji Wuxingchui rappresenta il taolu basilare del Taiji della scuola Li, per questo è il taolu più rappresentativo dello stile, in quanto racchiude l’essenza di tutti gli altri. Il taolu raccoglie il meglio dei metodi di Taijiquan del Nord e del Sud, aggiungendovi le dodici forme dello Xinyiquan della famiglia Yue. Questo taolu viene anche chiamato “Zhengjia Taijiquan” (Taijiquan della completa intelaiatura), poiché risulta un’unione perfetta tra lavoro interno e lavoro esterno. Per wuxing (cinque agenti) si intendono nello stile cinque tecniche di pugno ricollegate ai cinque movimenti della teoria cosmica cinese (metallo, legno, fuoco, acqua e terra), anche se questo metodo non si limita all’utilizzo solo delle cinque tecniche. Il taolu unisce nove metodi, o “intelaiature” (jiazi): grande, piccolo, flessibile, rigido, duro, morbido, veloce, lento e medio. I movimenti sono basati su otto forze dure (ba gang jin) e dodici forze morbide (shier rou jin). Nella vasta e profonda teoria dello stile si dice che all’interno del Taiji Wuxingchui si studiano “cinque agenti esterni” e “cinque agenti interni”. I cinque agenti esterni sono: cinque principi per le mani, cinque tipologie di passo per i piedi, cinque metodi per il corpo, cinque suoni per la bocca, cinque pianeti sopra la testa. Per agenti interni si intendono i cinque visceri del corpo umano e i corrispettivi movimenti energetici, cinque virtù, cinque caratteri e cinque sapori.

– La parte Terra è rappresentata dal taolu Bafa Qimenquan (pugno della porta meravigliosa degli otto metodi) o semplicemente Qimenquan (pugno della porta meravigliosa) di 76 movimenti. Il taolu è il risultato della combinazione degli insegnamenti di Gan Danran (Taijiquan del Sud) e dei contenuti dello Xinyiquan della famiglia Yue, creato da Yue Wumu. Anticamente nell’ambiente marziale si diceva che il metodo Li contenesse in sé un “Taiji del letterato” e un “Taiji del soldato”, il taolu Qimenquan rappresenta quest’ultimo tipo di Taiji. La ragione per cui viene chiamato “Taiji del soldato” sta nel fatto che i movimenti dove è richiesta l’emissione di forza (Fajin) sono molti e molto feroci. I movimenti di questo taolu combinano insieme il duro e il morbido, quando ci si muove si dice: “occorre smuovere le montagne e mari, essere dirompenti come una montagna che frana”. Nei passi ci si muove seguendo gli otto trigrammi, per questo motivo molti chiamano il taolu Taiji Bagua Qimenquan (pugno delle porte meravigliose del Taiji Bagua). Se nelle altre famiglie di Taijiquan normalmente si ricerca il duro all’interno del morbido, nel taolu Qimenquan al contrario si ricerca il morbido all’interno del duro. – La parte Cielo rappresenta il punto più alto dello stile. Al suo interno troviamo il complesso taolu Ruyiquan (pugno che segue l’idea) di 36 movimenti, summa dell’intero stile. La parte Cielo presuppone uno studio e una comprensione delle basi dello stile molto profondi, per questo soltanto pochissimi allievi in passato ebbero accesso a questo taolu. A causa di questa chiusura nella trasmissione, il metodo della parte Cielo è andato a scomparire quasi del tutto tra la seconda e la terza generazione dello stile. Oggi soltanto pochissimi esponenti dello stile conoscono questo taolu. Al di fuori di questo schema esistono altri piccoli taolu introduttivi, i quali costituiscono la porta d’accesso allo stile in cui si apprendono i movimenti e i principi basilari: Laosantui (le antiche tre spinte), Laobashou (le antiche otto mani) etc.

Shaolinquan
La parte esterna dello stile è rappresentata da un particolare metodo proveniente dal monastero Shaolin del Nord: il Wuzhenpai Shaolin Neilang Mifa Quan (Metodo segreto della stanza interna di Shaolin della scuola Wuzhen). Anticamente il metodo Shaolin si divideva in due livelli di pratica: stanza esterna e stanza interna. La stanza esterna curava prevalentemente l’esercizio fisico attraverso i taolu, la ginnastica e le applicazioni. La stanza interna rappresentava una peculiarità del gongfu Shaolin, un metodo basato sull’abilità interiore e non sull’allenamento prettamente fisico. Il tipo di movimento di questo metodo è estremamente semplice e senza abbellimenti: ogni tecnica contiene una difesa e un attacco, ogni blocco è utile ed efficace, le emissioni di suono portano in alto lo shén, lo shén guida il movimento del qì, il qì muove le tecniche e le tecniche sviluppano la forza. La forma esterna e la forma interna sono un tutt’uno nel metodo della stanza interna, l’interno si raffina mentre l’esterno si fortifica. Il metodo segreto (mifaquan) rappresenta la perla del sistema della stanza interna, in cui combattimento e meditazione si fondono armoniosamente. Il Wuzhen pai Shaolin Neilang Mifa Quan (Metodo segreto della stanza interna di Shaolin della scuola Wuzhen) risulta un metodo estremamente scarno, molto lontano dalle forme Shaolin cui si è abituati. Gli esercizi e i taolu constano di pochi movimenti semplici, in cui l’attenzione è posta esclusivamente sull’emissione della forza (fajin). Le diverse forme di questo metodo risultano una concatenazione di esplosioni ed emissioni molto feroci. Il metodo prevede lo studio di diversi taolu: Liuhe bashi quan (pugno delle sei armonie in otto posizioni); Jingang bashi (le otto posizioni adamantine): Xinggong bashi (le otto posizioni in avanti) ; Zhuangong bashi (le otto posizioni in circolo); Wengong bashi (le otto posizioni del letterato); Wugong bashi (le otto posizioni del soldato); Liushisi shi pao da gong (metodo di colpire in corsa in sessantaquattro posizioni).

Yue shi Xinyiquan
Il terzo sistema che compone lo stile della scuola Li è lo Yue shi Xinyiquan (Stile della Mente-Intenzione della famiglia Yue), creato da Yue Wumu. Questo metodo consta di dodici forme (shier xing), per questo all’interno dello stile è chiamato Yue shi Xinyi shier xing (Dodici forme della Mente-Intenzione della famiglia Yue).  Le forme, o modelli, corrispondono a dodici animali: orso, leone, scimmia, cavallo, gatto, tigre, gallo, rondine, aquila, gru, quaglia, drago.  Ogni animale prevede sei linee, ogni linea rappresenta un cambiamento. Si hanno quindi: sei respiri, sei armonie, sei mutamenti in un totale di settantadue linee.

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